Titolari di prestigiose gioiellerie, con vetrine nel quadrilatero della moda di Milano, pronte a sostenere l’attività del clan Fontana che nella «città da bere» si era rifatta una verginità e un nuovo status di venditori di preziosi e orologi extralusso. Sono almeno tre i punti vendita lombardi e i relativi proprietari finiti nelle maglie della giustizia, tutti nell’elenco degli indagati nell’inchiesta Affari preziosi della Dda, oltre a una gioielleria romana e cinque compiacenti compro oro palermitani.
