«C’è Gratteri che sta facendo una cosa che è qualcosa di pauroso». Gli uomini del clan Mancuso erano a conoscenza della maxi operazione “Scott Rinascita”, sapevano che sarebbe dovuta scattare all’alba del 20 dicembre. Non potevano immaginare, però, che i Carabinieri, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, sarebbero riusciti ad anticipare di 24 ore il blitz neutralizzando la fuga di notizia. Il primo a finire in manette è stato proprio il super boss Luigi Mancuso, fermato mercoledì sera su un treno che lo stava riportando in Calabria. Da quel momento i componenti dell’impero del “Crimine” (la denominazione con cui viene indicata la “struttura” più alta di un clan della ‘ndrangheta) di Vibo Valentia sono caduti come tessere di un domino.
