Omicidio colposo. È questa l’ipotesi che la Procura di Bologna dovrà vagliare in relazione alla morte in carcere per Covid-19 di Vincenzo Sucato, 76 anni, che era in attesa di giudizio nel processo «Cupola 2.0», con l’accusa di essere stato a capo della famiglia mafiosa di Misilmeri. Il detenuto – il primo in Italia ad essere stato ucciso dal virus – era già stato condannato per mafia una quindicina di anni fa ed era recluso in una cella della Dozza: nonostante le sue gravi condizioni di salute.
