Le parole che ha sparato in televisione il gelataio di Omegna, Salvatore Baiardo, sono gocce di incongruenza in un mare di mistificazione. In questo è un maestro: Baiardo dimostra la sua abilità di giocatore d’azzardo, esibendo una poker face. Ai tavoli verdi, ai quali è abituato a prendere posto, questo personaggio che dopo le stragi di Falcone e Borsellino è finito in carcere per aver favorito il boss Giuseppe Graviano ha sulle spalle pure una condanna per calunnia e falso, adesso che le telecamere lo inquadrano, ostenta una “faccia da poker” che ha la sua importanza, perché impedisce agli avversari di decifrare le carte che dice di avere in mano. Ma ancora di più, gli consente di bluffare e di ingannare anche quando chi sta dall’altra parte possiede una mano forte. Davanti alle telecamere il suo volto è inespressivo, freddo e imperturbabile. Lo stesso dietro a cui si celano le emozioni, i pensieri e le paure di un giocatore di carte professionista.
