Una settimana dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, l’allerta è improvvisamente salita. Il procuratore aggiunto Paolo Guido, il protagonista di questa indagine assieme al procuratore capo Maurizio de Lucia, è arrivato al palazzo di giustizia con una scorta rafforzata. Non più una, ma due auto blindate. E sono aumentati anche i poliziotti attorno al magistrato. Una decisione comitato provinciale ordine pubblico presieduto dal prefetto Maria Teresa Cucinotta. E, intanto, si sono intensificati anche gli incontri fra i pm e i carabinieri del Ros. Un vertice blindato, lontano dalle dirette tv che assediano il palazzo di giustizia, si è tenuto nell’hangar dell’aeroporto di Boccadifalco, dove ha sede la squadra che da anni indaga su Matteo Messina Denaro. Un incontro che ne ricorda un altro, molto particolare: nel novembre 2007, una settimana dopo l’arresto del superlatitante Salvatore Lo Piccolo e di suoi figlio Sandro, i magistrati del pool andarono alla squadra mobile per esaminare i tantissimi pizzini ritrovati ai boss.
