. C’è lo statuto scritto, i padrini vecchio stile ed i rimpianti della stagione d’oro della mafia che fu. Anni ‘80 e ’90 in cui una controversia come quella che stava distruggendo la famiglia di Rocca Mezzo Monreale si sarebbe «risolta in due ore… c’erano altri cristiani», sottolinea il padrino, alludendo alla differente caratura dei mafiosi dell’epoca rispetto a quelli attuali. Masino Buscetta era ritenuto «uno con sette paia di pa…» dal nonno di Badagliacca che l’aveva incontrato più volte. Ora non è rimasto niente, ma il codice d’onore sopravvive e va rispettato. «Quel foglio è una faccia del doppio modello organizzativo di Cosa nostra nell’area nevralgica di Palermo. È solo una faccia, quella che si ripete nel tempo. L’alta cambia espressione a seconda del momento», si legge nell’ordinanza del gip Lirio Conti, che mercoledì ha mandato agli arresti sette presunti affiliati del clan appartenente al più vasto mandamento di Pagliarelli.
