C’è poco da sorridere e la felicità è solo di facciata se dopo la cattura scopri che il latitante più pericoloso e ricercato d’Italia viveva da normale cittadino nel paese dove sei il comandante della polizia municipale o della stazione dei carabinieri. Non fai i salti di gioia se a novembre del 2021 dai tuoi uomini è partita una segnalazione su una possibile presenza di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara ed è rimasta lettera morta negli uffici dell’Arma. Chi frequenta i militari della caserma a cinquecento metri dal covo di vicolo San Vito assicura che in questi giorni c’è poco da scherzare. Si respirano frustrazione e delusione, umane più che professionali.
