Nei pizzini che per anni gli hanno assicurato le comunicazioni con i suoi durante la latitanza la chiamava Fragolone. Un nome in codice che ricorre spesso nei messaggi del boss Matteo Messina Denaro e che il capomafia aveva affibbiato alla sorella Rosalia. Punto di riferimento economico del padrino, essenziale nella trasmissione degli ordini e delle direttive del fratello, in grado di aiutarlo a evitare gli ergastoli nel tempo collezionati «per i reati più gravi e terribili commessi nella nostra storia repubblicana», Rosalia, la maggiore delle sorelle del boss, ieri è finita in cella con l’accusa di associazione mafiosa. Prima di lei erano stati arrestati un’altra delle sorelle Messina Denaro, Patrizia, tre cognati, il marito, il figlio e il genero.
