I boss del Villaggio Santa Rosalia avevano una grande influenza sui venditori di fiori di due cimiteri cittadini, quello di Sant’Orsola e quello dei Rotoli. E sponsorizzavano i prodotti di due imprese ragusane ritenute vicine al clan Carbonaro- Dominante. Naturalmente, per ogni stock di fiori venduti, i boss palermitani tenevano per sé una lauta percentuale. Una storia che andava avanti da anni, ha scoperto il Gico del nucleo di polizia economico finanziaria, in virtù di un accordo di “ alto livello”, così viene definito, fra Salvino Sorrentino, il capo indiscusso del Villaggio Santa Rosalia, e un mafioso di rango del clan Carbonaro-Dominante. I boss del Villaggio erano davvero i ras del settore, riuscendo ad agire in un territorio anche diverso dal proprio: il cimitero dei Rotoli si trova infatti nella parte opposta della città, nella zona di Arenella-Vergine Maria. Ad occuparsi della gestione dell’affare era Roberto Barbera, classe 1993, è il genero di Andrea Ferrante, fidatissimo di Sorrentino, pure lui arrestato nel blitz della scorsa notte.
