Era già pronto un nuovo capitolo nel romanzo criminale della ‘ndrangheta cutrese. Dopo la caduta del boss Nicolino Grande Aracri, la famiglia Martino voleva affermarsi come nuova cosca egemone del territorio crotonese. È quanto emerge dall’inchiesta Sahel condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Catanzaro che ha portato all’esecuzione di 31 misure cautelari (15 in carcere, 7 agli arresti domiciliari e 9 all’obbligo di dimora), accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, danneggiamento, associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di reati in materia di stupefacenti, nonché per numerosi reati in materia d’armi, di sostanze esplodenti e di stupefacenti. In tutto le persone coinvolte nell’inchiesta sono 53. Le indagini, avviate nell’ottobre del 2020 dai carabinieri di Crotone a seguito di un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore cutrese,
