Fermata l’espansione del clan di Maida

Un gruppo criminale «solido, compatto, strutturato secondo una precisa organizzazione verticistica, ben radicato sul territorio, riconosciuto dal limitrofo contesto di criminalità organizzata e, da ultimo, protetto e tutelato grazie alle relazioni corruttive intessute dal capo cosca con esponenti delle Forze dell’Ordine». Così il gip Mario Santoemma sintetizza quanto emerso dall’indagine Artemis che ha decapitato un’organizzazione con base a Maida e dedita alla produzione e traffico di droga e al controllo totale delle attività economiche della zona, soprattutto quelle legate al settore boschivo, anche grazie al ruolo di fiancheggiatori di due esponenti delle forze dell’ordine. Il clan era così riuscito a imporre la sua “legge” tanto da procurarsi false testimonianze nel caso di arresti degli affiliati. Ieri mattina il territorio è stato liberato grazie a un imponente operazione condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Dda di Catanzaro. Notificate 59 misure cautelari ma gli indagati in totale sono 86.