Giovanni Motisi “u pacchiuni” torna a far parlare di sé. E ancora portandosi dietro quell’aurea di mistero tipica di chi fa perdere le tracce per tanto tempo. Del superlatitante si torna a parlare per una sua presunta (o reale) morte. Stavolta sembra essere più di una indiscrezione, tanto che l’ambasciata italiana a Bogotà in Colombia, dove si pensa possa essere deceduto, ha annunciato l’avvio di verifiche per trovare conferme. L’ex braccio armato del sanguinario boss corleonese Totò Riina sarebbe morto in una clinica colombiana. Ecco perché già da ieri sono partite le verifiche per trovare quelle certezze che attorno a Motisi (e a tanti altri boss imprendibili o quasi) sono sempre vacillate. Un po’ come accaduto sul superlatitante Matteo Messina Denaro, arrestato dopo 30 anni e su cui tante volte si erano fatte congetture su una sua possibile morte: ed invece nel gennaio del 2023 è stato preso vivo e vegeto e persino a due passi dalla sua Castelvetrano.
