Stoccarda come se fosse Cariati. “Regnava” la ’ndrina di Greco

In Germania come in Calabria, che fosse Stoccarda o Cariati «non si muove nessuno quando dico una cosa». Così parlava il presunto boss Giorgio Greco. Danneggiamenti, estorsioni, pestaggi, ma all’ala “militare” si univa poi una rete di insospettabili professionisti che avrebbe consentito al clan di reinvestire i proventi illeciti con sofisticate operazioni di riciclaggio. È il quadro emerso dall’inchiesta “Boreas” che ha portato all’arresto di venti persone. Ieri mattina il blitz è scattato in Germania e in Calabria. Durante le perquisizioni (effettuate dalle Squadre Mobili delle Questure di Catanzaro e Cosenza guidate da Giuseppe Linares e Giuseppe Cannizzaro) sono state rinvenute e sequestrate alcune armi, a dimostrazione della pericolosità della organizzazione. Si tratta dell’ultimo capitolo di una storia criminale iniziata alla fine degli anni 70 quando la locale di Cirò, di cui fa parte la ‘ndrina di Cariati, avviò l’infiltrazione nel territorio tedesco.