Migliaia di lettere dal carcere nel tempo, per ben 17 anni, possono diventare un amore reale, anche per un capoclan in isolamento. Davide Emmanuello, boss di Cosa Nostra detenuto al 41 bis, in questi giorni ha vinto una delle sue battaglie contro il carcere duro, al quale è costretto dopo pesanti condanne, fin dal 1993. L’ex capoclan di Gela, ormai sessantenne, si è visto riconoscere dalla Cassazione il diritto ad avere un colloquio visivo con una donna, Clare Holme, 55 anni, assieme alla quale ha stabilito una relazione epistolare trasformatasi nel tempo in un rapporto sentimentale. La Corte Suprema ha respinto il ricorso del ministero della Giustizia avverso alla decisione del Tribunale di sorveglianza che aveva accolto l’istanza di Emmanuello che si era visto negare dal direttore del carcere di Sassari l’incontro in carcere con la nuova fidanzata.
