‘Ndrangheta, imprenditore chiamato come teste

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Un imprenditore laziale sarà sentito come testimone dal sostituto procuratore della Repubblica della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti rapporti tra la cosca della ‘ndrangheta dei Mancuso, la massoneria siciliana ed esponenti politici. Nell’inchiesta la Dda del capoluogo calabrese ipotizza che la cosca Mancuso, attraverso una serie di società, sarebbe riuscita ad accaparrarsi appalti e subappalti in diverse regioni italiane tra cui Lombardia, Veneto e Lazio.