“Al mio amico serve aiuto”. Miccoli chiama il boss poi summit al ristorante.

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«Vita mia — scriveva il figlio del latitante Salvatore Lauricella a capitan Fabrizio Miccoli — ho appuntamento con i ragazzi alle 11,30… I soldi mi devono dare, stai tranquillo che sto facendo un casino, te lo giuro sulla vita di mia mamma». Il bomber rosanero aveva dato un incarico preciso a Mauro Lauricella, recuperare il credito (o presunto tale) di un amico, l’ex fisioterapista del Palermo Giorgio Gasparini, che aveva acquistato il 51 per cento della discoteca “Paparazzi” di Isola delle femmine.