La pentita: odiata, maledetta e inseguita dalla morte. Annatonia Bevilacqua è l’unica donna proveniente dalla criminalità nomade ad aver scelto, in Calabria, di collaborare con la giustizia tradendo parenti, amici e comari. Annatonia è di Cosenza e stamattina deporrà come teste di accusa nel processo istruito per far luce su una strage. Un agguato compiuto nell’ottobre del 2000 nel popoloso quartiere di via Popilia dal fratello, Franco, all’epoca capo degli “zingari”.
