Appalti ferroviari e ’ndrangheta. Sigilli alle società sott’inchiesta

Prima l’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano sulle presunte ingerenze della cosca Arena-Nicoscia-Capicchiano di Isola Capo Rizzuto sugli interventi d’ammodernamento della rete ferroviaria del Paese; adesso il sequestro di beni per oltre 10 milioni di euro per ipotizzate frodi fiscali legate al sistema degli appalti delle ferrovie. Spuntano nuovi guai giudiziari per i titolari delle 11 società già coinvolte nell’operazione che, scattata l’11 febbraio 2022 con 15 arresti eseguiti dalla Guardia di finanza di Milano, avrebbe accertato l’ipotizzata capacità del gruppo imprenditoriale-criminale degli Aloisio-Giardino, attivo tra Milano e Varese, di mettere le mani, tra il 2016 e il 2020, sugli interventi assegnati da Rete ferroviaria italiana (parte offesa del procedimento) tramite collusioni con gli industriali del settore.