Al processo si erano presentati da uomini liberi, avendo il Tribunale della libertà e la Cassazione annullato nei loro confronti la misura cautelare – eseguita il 19 dicembre del 2019 nell’ambito del maxi-blitz Scott Rinascita – non ravvisando all’epoca la sussistenza delle esigenze cautelari. Ma in seguito alla sentenza emessa al termine del processo con rito abbreviato la Procura distrettuale di Catanzaro ha riavvolto il nastro chiedendo al gip distrettuale l’emissione di nuove ordinanze di custodia cautelare a carico di undici imputati – processati a vario titolo per associazione di stampo mafioso e altri reati aggravati dal metodo mafioso, tra cui un sequestro di persona a scopo estorsivo – condannati in primo grado a pene detentive comprese fra i 12 ed i 20 anni.
