Negli anni Novanta, l’emergenza era la mafia delle stragi. Oggi, i boss preferiscono investire e riciclare piuttosto che sparare. Eccola l’ultima fotografia del crimine organizzato fatta dalla Dia, la direzione centrale interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza. Gli investigatori puntano a cogliere i nuovi affari dei clan, che «si concentrano progressivamente sulla silente infiltrazione del sistema imprenditoriale», questo è scritto nell’ultima relazione semestrale dell’agenzia inviata al Parlamento.