Restano in carcere gli indagati per l’autobomba del 9 aprile scorso a Limbadi, costata la vita a Matteo Vinci, biologo di 44 anni e il ferimento del padre Francesco, rimasto gravemente ustionato. Il Tribunale del riesame di Catanzaro, infatti, ha rigettato i ricorsi presentati dalle difese che chiedevano l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso 18 luglio dal gip distrettuale.
