Boss “imprenditore” anche al 41 bis

In teoria, il boss barcellonese Pietro Nicola Mazzagatti, il “re del catering” ristretto al 41 bis, in regime di carcere duro, avrebbe dovuto scontare l’ergastolo “lontano” anche dai beni patrimoniali già requisiti dallo Stato. In pratica, era come se ne occupasse personalmente, ma tramite alcuni familiari, a cui, secondo le indagini della Direzione investigativa antimafia, impartiva direttive al fine di condurre gli affari nel miglior modo possibile. Ma al meccanismo “a distanza” hanno posto un freno proprio gli uomini della sezione Dia di Messina, guidati dalla dirigente Giusy Interdonato, coordinati dal sostituto procuratore della Dda peloritana Francesco Massara.