Brusca: «Berlusconi pagava un pizzo di 600 milioni»

Processo Mori

Lo dice al termine dell’udienza. Ad alta voce. Senza esitazioni. «Berlusconi potrà essere accusato di tante cose, ma con le stragi di mafia non c’entra». Giovanni Brusca, l’ex boia di San Giuseppe Jato passato tra i ranghi dei pentiti poco dopo la cattura, non mostra incertezze. Almeno su questo.E più volte viene fuori il nome di Berlusconi, vittima del pizzo e costretto a pagare 600 milioni l’anno alla cosca di Santa Maria di Gesù. Ma anche collettore del denaro dei clan perdenti di Stefano Bontade che, dice Brusca, negli anni ’80, avrebbe investito nelle sue imprese.