Business ’ndrangheta-politica, 11 arresti

Gli storici affari di ’ndrangheta e gli intrecci con la politica. A Sambatello, frazione collinare della periferia nord di Reggio Calabria, terra di vigneti ed aranceti, si passava dal controllo del territorio con la mannaia dell’imposizione del pizzo ai rituali dell’assegnazione delle “doti” mafiose; dalle strategie dei summit e delle riunioni operative ascoltando chi «portava ambasciate» e predicando prudenza a chi invece era destinato «a veicolare le informazioni tra i sodali» o si prodigava a fornire «suggerimenti agli accostati per eludere i controlli delle forze dell’ordine». Ma nelle gerarchie di vertice ricopriva un ruolo di primo piano chi si destreggiava con abilità sfrontatezza per «mantenere rapporti con i rappresentanti delle istituzioni e della politica», raccogliere voti in occasione delle consultazioni elettorali «in favore dei candidati sostenuti dal sodalizio, stringendo patti elettorali politico mafiosi». Uno scenario inquietante che emerge dall’operazione “Ducale” della Procura distrettuale antimafia e dei Carabinieri del Ros che all’alba di ieri hanno inferto un duro colpo ad una delle più antiche ’ndrine della città. Gli Araniti di Sambatello, cosca di peso durante gli anni bui e di terrore della seconda guerra di ’ndrangheta a Reggio Calabria ma soprattutto con forza e autorevolezza per trovare la strada della pax mafiosa.