Catania, capimafia, sicari e narcos al “carcere duro”

Sono quarantasei i catanesi detenuti al 41 bis. Dal braccio finanziario di Cosa nostra Vincenzo Aiello allo specialista del riciclaggio del denaro sporco Roberto Vacante, seguendo l’ordine alfabetico. Santapaola è (naturalmente) il cognome più presente nell’elenco degli etnei in regime di carcere duro. Una lista aggiornatissima, quella che La Sicilia ha consultato, perché è stato già aggiunto Matteo Messina Denaro, il superlatitante trapanese catturato lo scorso mese. In un momento in cui, a livello nazionale, si dibatte sulla valenza dello strumento del regime detentivo più duro previsto dall’ordinamento penitenziario dopo le proteste dell’anarchico e terrorista Alfredo Cospito e le conseguenti manifestazioni (e guerriglie) di piazza, cerchiamo di scattare una fotografia dei boss della provincia a cui è stato applicato il massimo livello di sicurezza in un istituto penitenziario.