Carmelo Piacente, cinquantenne, anche lui ritenuto dagli investigatori esponente di primo piano della cosiddetta famiglia mafiosa dei Ceusi, che ha base logistica a Picanello, era ricercato in virtù di un decreto di fermo emesso nei suoi confronti dalla Direzione distrettuale antimafia, in quanto indiziato del delitto di porto e detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo, nonché ricettazione delle stesse.
