Champagne e massaggi ai poliziotti collusi coi boss.

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Al centro del fascicolo della Dda di Catanzaro (che porta la firma dell’aggiunto Giuseppe Borrelli e del pm Simona Rossi) sono finiti l’ex capo della squadra mobile di Vibo, Maurizio Lento, e il suo vice Emanuele Rodonò, che attraverso l’avvocato Antonio Galati avevano rapporti diretti con i boss di uno dei casati di ‘ndrangheta più potenti della regione. I tre sono stati arrestati ieri dal Ros dei carabinieri e dai col¬leghi di Catanzaro. Contro i poliziotti l’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa mentre il legale è considerato uomo del clan con il compito di interloquire con pezzi della Stato.