Confermato il reato associativo.

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Ha retto anche al vaglio della Corte di Cassazione l’indagine “Area 51” che nel maggio 2017 ha smantellato una rete di narcotrafficanti attiva tra la Calabria e la Lombardia, con stretti contatti al di là dell’Atlantico con i cartelli della droga colombiani. Il dato emerge dalle motivazioni della sentenza dello scorso 14 gennaio. Un’associazione in grado di far passare la cocaina importata dal Sudamerica, dove stretti erano i contatti con i narcos, sfuggendo ai controlli all’aeroporto di Malpensa, grazie ad alcuni complici in loco, e di farla poi viaggiare lungo lo Stivale sull’asse Guardavalle-Arluno, la cittadina alle porte di Milano dove il gruppo aveva una sorta di fortino strutturato in una zona residenziale circondata da telecamere che registravano ogni ingresso e consentivano così di prendere le misure in caso di controlli delle forze dell’ordine.