Cosa nostra gestiva armi e droga da Gela asse fra Sicilia e Calabria

Uscito dal carcere nel 2018, Giuseppe Tasca, esponente di Cosa nostra gelese della famiglia dei Rinzivillo, era tornato a prendere le redini del clan. Fino a ieri mattina, quando è scattata l’operazione della polizia denominata “Ianus”, una delle divinità più antiche, raffigurata con due volti. A Gela, operavano i Rinzivillo, ma anche gli Emmanuello. Le misure cautelari hanno riguardato 55 persone: si tratta di 32 gelesi, 4 sono di Catania, 4 di Palermo, 12 della provincia di Agrigento e 3 della provincia di Reggio Calabria. L’indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta è emerso uno stretto collegamento con la ‘ndrangheta calabrese, in particolare con la ‘ndrina Longo di Polistena, nonché con esponenti di Catania dai quali i gelesi si rifornivano di armi.