Era stata affidata affidata ad un giovane considerato di buona famiglia, universitario, la riorganizzazione del clan di Niscemi. Alberto Musto, studente all’Isef, incensurato, sarebbe stato «investito» della carica direttamente da Alessandro Barberi (consuocero di Piddu Madonia), tornato libero dall’estate 2011 dopo avere scontato una condanna a venti anni di carcere.
