Da Diabolik ad Alex la scia di sangue nella Roma criminale che non vuole re

È un Risiko. Un equilibrio precario, sempre sul punto di crollare. A Roma, tutti desiderano il controllo, la possibilità di spacciare la merce che rende ricchi: la coca. La battaglia per conquistare i territori per venderla ha le sue conseguenze: spargimenti di sangue, rapimenti lampo, bombe, incendi. E, adesso, anche l’uccisione di un adolescente.  C’è una geopolitica del crimine, nella città eterna, che capisce solo la lingua della violenza e il peso del piombo. E che sembra aver messo da parte il dialogo, facendo precipitare la capitale in una semi anarchia. Una condizione così delicata da spingere il prefetto, Lamberto Giannini, a convocare un Comitato per l’ordine e la sicurezza con il sindaco Roberto Gualtieri: «Massima attenzione», dice l’ex capo della polizia.