Dagli appalti alle assunzioni per ripagare i voti

Onnipresenti in tutti i più rilevanti settori economici del paese di Casabona: dall’agricoltura al ciclo di produzione della paglia e del cemento così come nello spaccio di stupefacenti e nel libero mercato immobiliare. E tutte le volte avrebbero messo in campo l’identico modus operandi: accordi e protezione della politica locale e prevaricazione e sopraffazione dei propri concorrenti. È questo il quadro emerso dall’inchiesta Nemesis con cui Dda di Catanzaro e Carabinieri hanno smantellato il clan Tallarico. Dieci le persone arrestate (8 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) che devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, furto aggravato dal metodo e dalla finalità mafiosa. A garantire la stabilità del potere mafioso ci sarebbe stato l’accordo criminale tra la ‘ndrina e il sindaco di Casabona, Francesco Seminario, finito in carcere.