Due miliardi di euro in un anno, ovvero 228 mila euro di ricavi illeciti all’ora. In Sicilia il business del gioco illegale, fisico e online, ha superato il traffico di droga ed è oggi il maggior introito della criminalità organizzata. Un fiume di denaro che entra quotidianamente nelle casse dei mandamenti mafiosi, palermitani e catanesi in primis, sfruttando alla passione dei siciliani per il gioco. Un fenomeno, questo del gioco, che riguarda un cittadino su quattro sull’isola e che secondo gli esperti è diretta conseguenza dalla dipendenza di-gitale dei più giovani, con il 43 per cento dei ragazzi fra i 10 e i 21 anni connessi alla rete per oltre tre ore al giorno. Il bisogno di essere connessi diventa così l’anticamera per lo sviluppo della ludopatia, uno dei terreni più fertili per la criminalità organizzata, capace di ripulire fino a 150 milioni di euro al mese.
