Dall’Unical la nuova grammatica anti-clan

La ’ndrangheta è una crepa sociale, un piano inclinato su cui si consuma il destino di questa terra. Qui in Calabria, la fede nella vita rimane coperta da paure, angosce e silenzi che condizionano il modo di pensare, di vivere, di tirare a campare. Cose e parole non hanno lo stesso significato fuori dalla porta di casa dove comandano coppole e reggipanza. I miasmi della mafia delle ’ndrine risalgono dalle viscere di questa regione disegnando gli spigoli del rapporto della Direzione investigativa antimafia, sul primo semestre 2023, che ieri mattina è stato presentato nella biblioteca “Ezio Tarantelli” dell’Unical, dal capocentro Dia di Catanzaro, il primo dirigente Beniamino Fazio. L’ateneo è un luogo simbolo, dove la crescita è saldamente blindata nei recinti della legalità.