Con un’autobomba voleva compiere l’azione più eclatante della sua vita da mafioso. Un’autobomba per punire chi lo aveva smascherato, nonostante si fosse «travestito da pentito». Roberto Di Stefano, boss gelese, non ha mai smesso di delinquere, lo ha fatto mentre era «pentito» e lo ha fatto mentre era in carcere.
