Due imprenditori contro i boss. “Noi non paghiamo il pizzo”.

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Una mattina, si presentarono nel cantiere di ristrutturazione di un edificio, in via Zisa, e urlarono a un operaio: «Ma tu non lo sai come funziona? Ti devi andare a informare per lavorare… per stare qua devi portare 2000 euro». Era il 21 giugno dell’anno scorso. Tre giorni dopo, tornarono per chiedere: «Allora, com’è andata a finire?». L’operaio rispose che non era riuscito a contattare il titolare della ditta. E l’esattore del pizzo lo affrontò a muso duro: «Allora – disse – saliti il materiale, chiudi tutto e te ne vai». Era Girolamo Botta l’esattore, incaricato da Giuseppe Giunta e Giuseppe Incontrera, l’uomo ucciso nei giorni scorsi. La seconda volta, andò pure Incontrera. Ma l’imprenditore non ha mai ceduto. E si è rivolto ai carabinieri.