I sicari erano due. Giovani e, pure, inesperti. Hanno utilizzato una calibro 22 e una semiautomatica 9×21 per sparare sei volte. Sono le uniche certezze che affiorano dalle indagini sull’agguato ad Antonio Manzi, 51 anni, uno dei presunti “reggenti” della `ndrina di Rossano, e a suo figlio Francesco, 21, davanti la loro abitazione, nel quartiere del Lido “Sant’Angelo”, nella notte tra domenica e ieri.
