E-mail e Skype, così il boss comandava a distanza

Operazione "Maginot"

I pizzini que¬sta volta non erano i classici fo¬glietti scritti a penna che passavano di mano in mano. Stavolta il pizzino era in formato elettronico e Giuseppe Falsone dalla Francia dove era latitante e i suoi fiancheggiatori, arrestati ieri nell’ambito dell’operazione Maginot dalla Squadra Mobile di Agrigento su ordine del gip del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini che ha firmato un’ordinanza richiesta dalla Procura distrettuale antimafia, avevano trovato un sistema davvero ingegnoso per farli circolare.