Il 6 dicembre scorso, i carabinieri del Ros erano entrati nell’abitazione di Rosalia Messina Denaro, a Castelvetrano, per sistemare l’ennesima cimice. Uno degli investigatori di “Crimor” si è guardato attorno nel salone, ha adocchiato una sedia in metallo, con una gamba vuota, perfetta per ospitare una microspia autoalimentata. Ha iniziato a smontarla, e subito è emersa una sorpresa: dentro quel piccolo vano c’erano dei pizzini. In uno, in particolare, era segnato il diario clinico di un uomo.
