Ecco la stanza di Livatino. Dalle sue agende spuntano gli incontri con Falcone.

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Il vero miracolo del giudice che domenica diventerà beato. «Le sue carte, testimonianza di uno straordinario lavoro, continuano a essere una grande fonte di conoscenza», dice don Giuseppe Livatino, il postulatore della fase diocesana della causa di beatificazione del giovane magistrato. «Non era un giudice di provincia, sarebbe sbagliato ricordarlo così, ma un raffinato investigatore, che si ritrovò al fianco anche del giudice Falcone». L’hanno scoperto sfogliando le sue agende, le teneva su questo grande tavolo, che era finito in un magazzino quando il palazzo di giustizia venne trasferito nella sede attuale.