Eolico, resort e commercio un tesoro da 5 miliardi nascosto dai prestanome

Matteo Messina Denaro non c’era. Eppure in questi trent’anni è sempre stato lì, nel solo posto dove un capomafia deve essere: il tavolo degli affari. Lo era con la faccia di un elettricista diventato uno degli uomini più ricchi d’Italia. Con quella di un operaio trasformatosi nel re dell’eolico o di un salumiere all’improvviso trasformatosi nel principe della grande distribuzione. I documenti della Direzione investigativa antimafia, le informative dei carabinieri del Ros, i lavori che in questi anni hanno svolto i poliziotti dello Sco e i finanzieri del Scico raccontano infatti come il vero potere di Iddu in questi anni sia stato la capacità di mimetizzare non soltanto la sua faccia. Ma soprattutto il suo denaro. Cinque miliardi di patrimonio sequestrato a suoi prestanome e un tesoro ancora nascosto chissà dove.