«Ho le spalle larghe e i nervi d’acciaio», così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ha sempre risposto alle domande sulle continue minacce a cui è sottoposto ormai da oltre 30 anni. L’ultima solo pochi giorni fa quando ai carabinieri di Lagonegro è arrivata una lettera che svelava il piano del clan Mancuso per eliminare il magistrato. Non aveva ancora 30 anni quando, nel 1989, all’esordio della sua carriera ignoti spararono contro la casa della sua fidanzata avvisandola: “Sposi un uomo morto”. Da quel momento la scorta non ha più lasciato il procuratore.
