L’epicentro dell’ultimo clamoroso terremoto giudiziario, che ha investito la Regione Calabria, ha sede in un anonimo capannone alla periferia di Catanzaro. Una struttura abbandonata ancora piena di scatoloni di medicine ormai scadute. Proprio attorno a questi farmaci si sarebbe consumato il patto criminale tra la cosca Grande Aracri di Cutro e l’attuale presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini. Da una parte la necessità di reinvestire i capitali illeciti dall’altra l’esigenza di ottenere sostegno elettorale. È l’inquietante spaccato emerso dall’inchiesta della Dda di Catanzaro “Farmabusiness” che ha portato all’arresto di 19 persone. Tra queste anche Tallini che da ieri si trova ai domiciliari.
