Ci sono il braccio destro del capo provinciale di Cosa Nostra, la moglie di un pentito, affiliati mafiosi che hanno finito di scontare la condanna e pregiudicati ai domiciliari condannati con l’accusa di essere trafficanti di droga del clan. Diciannove presunti «furbetti del reddito di cittadinanza» rischiano adesso il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare, dopo una serie di passaggi a vuoto fra trasferimenti dei giudici e impedimenti, è stata fissata per il 13 giugno.