Dovrà tenersi un nuovo processo d’appello per l’ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini e per il dipendente in pensione dell’Asp di Cosenza Emilio Santoro coinvolti nell’inchiesta Genesi coordinata dalla Dda di Salerno. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha anche riqualificato il capo di imputazione da corruzione in atti giudiziari a corruzione per l’esercizio della funzione. I giudici campani dovranno quindi rideterminare la pena per Petrini, difeso dagli avvocati Francesco Calderaro e Vincenzo Maiello, e per Santoro assistito dall’avvocato Michele Gigliotti. La Cassazione ha anche annullato senza rinvio la sentenza per la parte riguardante la riparazione pecuniaria e per la sola posizione dell’avvocato Francesco Saraco (difeso dagli avvocati Giuseppe della Monica e Teresa Ermogida), alla subordinazione della sospensione condizionale della pena. Sempre la Corte napoletana, infine, dovrà quantificare la confisca nei confronti di tutti gli imputati.
