Giletti, si indaga su 48 mila euro versati al prestanome dei Graviano

La partecipazione di Salvatore Baiardo a “Non è l’arena” finisce sotto indagine dell’Antimafia di Firenze. Il factotum dei fratelli Graviano, intervistato più di una volta da Massimo Giletti, è stato perquisito ieri mattina dagli agenti della Direzione investigativa antimafia poco prima che La7, l’emittente di Urbano Cairo che mette in onda il programma, ne sospendesse la produzione. «Si ringrazia Giletti per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione. Rimane a disposizione dell’azienda». Non è stato specificato il motivo, neanche a Freemantle, la società che produce “Non è l’arena”. Non è chiaro, dunque, se la sospensione sia dovuta all’indagine della Direzione distrettuale fiorentina, che va avanti almeno dallo scorso dicembre e di cui è titolare il procuratore aggiunto Luca Tescaroli, lo stesso che lavora all’inchiesta sulle stragi di mafia del 1993 (sono indagati Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri accusati di essere i mandanti esterni).