E’ la più sofisticata rappresentazione mafiosa andata in scena negli ultimi anni, un gioco di specchi, la dissociazione morbida di Filippo e il castigo del 41 bis che sopporta Giuseppe, il primo che parla del suo «percorso di legalità» e smentisce di avere mai incontrato il senatore, l’altro che fa l’irriducibile ma intanto fa capire che prima o poi se la poi potrebbe «cantare».
