Gli affari al Nord del “caporale”.

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La lunga mano degli Arena di Isola Capo Rizzuto era arrivata fin nella Bergamasca per lucrare e riciclare. anche nel settore dei trasporti a Bergamo.
È una delle vicende ricostruite dalla Dda di Catanzaro che ripercorre l’investimento che Salvatore Arena, detto “caporale”, e Martino Tarasi ( considerati al vertice del clan ed entrambi finiti in carcere ieri nell’ambito dell’operazione Golgota) avrebbero fatto nell’azienda bergamasca “Ppb Servizi e Trasporti” di Antonio Settembrini. Il quale, aveva chiesto un aiuto alla cosca specialmente in seguito all’incendio subito da alcuni mezzi.