Colletti bianchi, o sarebbe meglio dire grigi, che si servono di picciotti per recuperare crediti, o che guidano aziende legate alla ‘ndrangheta. C’è questo e molto altro nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Brescia che ha portato all’iscrizione di 27 persone nel registro degli indagati. Tutti sono accusati a vario titolo di estorsioni, recupero crediti con atti di violenza ed intimidazione e reati legati al traffico di rifiuti. È uno spaccato inquietante, qualora fosse confermato, quello emerso dalle indagini dell’ufficio inquirente lombardo: un connubio consolidato tra la cosca Bellocco di Rosarno e una parte del mondo economico e imprenditoriale bresciano.
