Un freno lo ha messo il Covid, un altro – per quanto bene accetto – le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che hanno permesso di aggiornare il quadro indiziario. Alla fine, però, l’operazione “Consolazione” è decollata e per sedici presunti appartenenti al clan “Pillera-Puntina” si sono schiuse le porte del carcere. Anzi, per essere più precisi per quattordici. Perché uno dei soggetti ai quali è stato notificato il provvedimento restrittivo – Fabrizio Pappalardo, 54 anni – si trovava già in gattabuia per altra causa, mentre al trentacinquenne Carmelo Podestà il Gip ha ritenuto di dover concedere gli arresti domiciliari.
